Fotografare il cibo: come fare foto ai piatti di cucina
Da quando fotocamera e social si sono uniti nello smartphone, fotografare il cibo è diventata un’azione quotidiana che coinvolge persone di qualsiasi fascia di età, genere e parte del mondo. E dai famigliari agli amici, fino a giungere a blogger, influencer e vere celebrità, chiunque si diverte a postare foto di cibo sui social.
La food photography però non è soltanto un’attività di puro diletto. Al contrario, fare foto al cibo è talvolta importante quanto guadagnarselo! Molte attività di ristorazione, come ristoranti e locali, hanno bisogno di buone foto per potersi pubblicizzare, motivo per cui esistono anche fotografi professionisti, che in qualche caso decidono di specializzarsi nella fotografia cibo. Per quello esistono chiaramente dei corsi professionali di food photography; in questo articolo invece – che siate chef, appassionati di cucina, foodblogger o postatori seriali di #foodporn – troverete una guida efficace su come fotografare il cibo con qualche consiglio per fare foto belle ai vostri piatti.
Foto da mangiare con gli occhi: come fotografare il cibo
Anche quando un piatto viene servito a tavola, il cibo si gusta prima di tutto con la vista. Per questo è importante – e lo sanno bene gli chef e i professionisti della ristorazione – dedicare il giusto tempo e la giusta cura all’impiattamento. E se è vero che di norma gli altri sensi “possono confermare o ribaltare la situazione”, così non è sui social dove il cibo viene proposto solo attraverso lo schermo.
Come saprete però – e se siete qui ci sarà un perché! – le foto del cibo non sempre rendono bene, anche se si tratta di piatti ben presentati. Sapere quindi come fotografare il cibo diventa importante, al pari dell’impiattamento, per accaparrarsi like e follower, così come – se siete un ristorante – per conquistare nuovi clienti!
Accantonando la questione tecnologica della fotocamera, supponendo che possa anche andar bene un buono smartphone, per fare foto al cibo dobbiamo tenere conto di almeno 4 fattori/fasi: l’impiattamento (e l’ambientazione), la giusta illuminazione, l’inquadratura e un minimo ritocco fotografico.
Impiattamento: come preparare il cibo da fotografare
In cucina l’impiattamento concerne la disposizione del cibo sul piatto. Abbiamo detto quanto sia importante per lo chef presentare bene il proprio piatto. E ancor di più lo è nella food photography, dove occorre gusto, in senso lato! L’armonia estetica non deve riguardare infatti soltanto il cibo, con l’abbinamento di ingredienti e decorazioni, ma anche l’ambientazione e gli elementi di contorno, come il piatto (inteso come supporto fisico), le stoviglie, la tovaglia, gli arredi, il fondale e tant’altro.
Ecco alcuni consigli per preparare al meglio i vostri piatti di cucina per lo shooting.
- Iniziate a impiattare dal centro costruendo man mano le decorazioni di contorno, anzitutto dentro il piatto, proseguendo poi con l’arricchimento del set.
- Il cibo deve essere il protagonista della foto. Non esagerate troppo con gli orpelli, né dovete dar lo più importanza di quella che meritano. Se è il caso, siate essenziali: lo spazio e la pulizia giocano a favore della composizione.
- Cercate di abbinare bene i colori dei vari ingredienti, richiamandoli anche con degli elementi di contorno come piatti, bicchieri, stoviglie, tovaglie, fiori.
- I contrasti tra colori, toni forti e chiari, sono molto belli, così come possono essere utili i contrasti ottenuti tra colori complementari. Evitate però di esagerare, creando confusione o effetti troppo arcobaleno (tranne se l’effetto non è voluto). Cercate in ogni caso di ottenere sempre un perfetto equilibrio visivo.
- Mantenete sempre coerenza tra piatto e contesto, ovvero con il “messaggio” e lo stile che la foto vuole trasmettere. Se la vostra cucina è casareccia utilizzate elementi che ricalcano lo stile rustico, come frutta e verdura, utensili da cucina, taglieri e materiali come legno e mattonelle. Diversamente optate per qualcosa di più sofisticato.
- Evitate di fotografare il cibo su superfici metalliche riflettenti, ripiani bianchi o vicino attrezzature industriali tipiche dei laboratori di cucina. Oltre a creare riflessi fastidiosi, insieme alla luce dei neon, rendono un’atmosfera fredda che non si presta molto alla food photography.
- Lo sfondo è importante, ma non deve rubare attenzione. L’effetto bokeh che sfoca i secondi piani può risultare in molti casi utile.
L'illuminazione ideale per fotografare il cibo
Quando parliamo di illuminazione nella food photography dovete sapere che non c’è ingrediente migliore della luce naturale, preferibilmente non diretta né troppo intensa. La luce solare proveniente da una finestra riceve in genere una buona smorzatura e possiede un’angolazione tale da enfatizzare la giusta texture e le ombre del cibo da fotografare. Inoltre la luce del sole ha toni caldi che vivacizzano molto le foto di cibo rendendolo particolarmente appetibile.
Inoltre per ottenere sempre un’illuminazione perfetta quando fotografate i vostri piatti:
- Assicuratevi che il set sia abbastanza luminoso. Luce naturale sì, ma se la stanza risulta buia dovete intervenire con altre fonti di luce artificiale, come faretti e ombrelli.
- Fate in modo che il soggetto non riceva la luce frontalmente. Un’illuminazione di questo tipo crea riflessi e punti luminosi sul cibo e il piatto che rovinano la foto. Al contrario utilizzate sempre una luce laterale, come quella di una finestra appunto.
- Per lo stesso motivo, non usate il flash quando volete fotografare il cibo. La potenza del flash oltretutto altera i colori e produce ombre innaturali, che rendono la foto piatta dando al cibo un aspetto quasi surreale.
- Se la luce risulta troppo intensa regolatela frapponendo una tenda o un lenzuolo bianchi tra il piatto da fotografare e la fonte di luce. Inoltre se le ombre risultano troppo nette intervenite, dall’altro lato, contrastandole con un panello riflettente.
Fotografare il cibo giocando con il chiaroscuro di luci e ombre rende le foto di cibo di particolare impatto estetico. Stai cercando dei formaggi per il tuo ristorante? Sfoglia il nostro catalogo.
L'inquadratura migliore per fare foto al cibo
Finalmente siamo pronti per fotografare il piatto, ma… Da quale angolazione scattare la foto? Quanto avvicinare la fotocamera al cibo? Cosa far rientrare nella foto e cosa tagliare fuori? Sono tutte domande essenziali, ma a cui non esiste una precisa risposta.
La food photography è anzitutto una interpretazione del piatto, che pure si sviluppa in un contesto. È importante infatti avere una “storia da raccontare” attraverso la foto e dare una chiave di lettura a chi la osserva. Una pizza, per esempio, può essere raccontata in diversi modi: se vogliamo mostrarla in tutta la sua maestosità prediligeremo probabilmente un’inquadratura dall’alto; se vogliamo mostrare la perfezione dell’impasto non possiamo che mostrarla frontalmente, con un taglio laterale e molto ravvicinato; e ancora se vogliamo dare importanza al contesto possiamo inserire elementi che alludono a una cenetta romantica o una classica pizza tra amici. Le possibilità e i registri sono infiniti: basta trovare l’interpretazione giusta e renderla con la fotografia!
Ecco invece alcuni consigli e regole generali su come inquadrare il cibo in foto:
- Attivate la griglia (della fotocamera!): vi aiuterà a rispettare i centri e le simmetrie. Cercate di far coincidere punti cruciali del piatto con le linee guida, rispettando così la regola dei terzi. Non dimenticate che se pubblicate le vostre foto #foodporn su Instagram il formato deve essere quadrato o 4:5.
- Giocate con le geometrie cercando di sfruttare le linee e le curve del piatto e degli oggetti che gli stanno attorno, guidando l’occhio dell’osservatore verso il centro di attenzione della foto. Questa operazione equivale metaforicamente a impiattare la foto!
- Se l’intenzione non è quella di dare risalto a dettagli e particolari della ricetta, cercate di non tagliare il piatto, il cibo, né altri elementi portanti della foto.
- Se i cibi si sviluppano in altezza (pane, sandwich, carni, fette di torta) una inquadratura frontale è spesso la migliore, al contrario se si esprimono in larghezza (piatti, pizze, torte decorate) è preferibile inquadrarlo dall’alto. Come detto, tutto dipende da quello che volete raccontare del piatto con la vostra foto.
- Sfruttate la messa a fuoco. Anche se state per fotografare il cibo con lo smartphone avrete probabilmente a disposizione la modalità macro e l’effetto bokeh. Mettendo quindi bene in risalto le parti vicine del piatto e sfocate ciò che sta sullo sfondo per creare delle splendide foto artistiche di cibo.
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Postproduzione: ritoccare le foto di cibo
Ottimo, avete finito di fotografare il cibo. Eppure anche se avete prestato attenzione a ogni minimo dettaglio, ci sarà sempre bisogno di un piccolo ritocco finale alla foto. Non parliamo di grandi modifiche, ma di piccole correzioni di colore e nitidezza, che offrono sia gli strumenti professionali per il fotoritocco come Photoshop e Lightroom, sia i software più semplici di cui è dotato il vostro smartphone o altre app di photoediting che ancora potrete scaricare da Google Play ed Apple Store.
- Ritaglio e messa a fuoco dell’immagine. Anche se ne abbiamo parlato prima in fase di inquadratura è probabile che la vostra foto sia ancora migliorabile, magari sfocando maggiormente lo sfondo oppure applicando comodamente in postproduzione e al millimetro la regola dei terzi.
- Luminosità e Contrasto. Anche in questo caso, pur avendo regolato in fase di shooting l’illuminazione, una piccola correzione della luce può essere necessaria, magari anche solo aumentando il contrasto tra zone (e colori) scuri e chiari.
- Bilanciamento del bianco e calore. Come abbiamo detto più su, di norma le foto di cibo risultano più appetitose se presentano colori più caldi. In questo caso il comando di bilanciamento del bianco permette di aumentare (o ridurre) il calore della foto. State attenti però a non esagerare, rendendo le foto innaturali!
- Saturazione. Anche in questo caso, potrete avere bisogno di ravvivare i colori del cibo in postproduzione rendendoli i colori della foto più saturi.
- Non usate i filtri! I filtri della fotocamera o quelli di Instagram rendono innaturali i cibi fotografati. Optate quindi per una regolazione manuale della fotografia, così come vi abbiamo consigliato finora. Così avrete anche la coscienza a posto per aver pubblicato le vostre foto con gli hashtag #nofilter e #senzafiltri.
Fotografare il cibo: consigli e considerazioni finali
- Provate molte angolazioni e fate molte foto. Vi renderete conto che non sempre è buona la prima, e spesso neppure la seconda o la terza!
- Selezionate solo le foto migliori. Non siate ripetitivi né bulimici con la pubblicazione delle foto. Potreste annoiare i vostri followers, e – nel caso di ristoranti – perdere potenziali clienti!
- Avete letto una guida su come fotografare il cibo, ma ciò non vuol dire che siete diventati dei food photographer né degli esperti di food marketing. Ebbene sì, questa è una dura verità. Ma non avete sprecato affatto il vostro tempo! Vi siete approcciati con una materia importante per il vostro business e/o la vostra passione. Esercitate quest’ultima e se volete approfondire continuate a studiare per raggiungere il vostro obiettivo. Se invece siete degli appassionati di cucina o meglio dei professionisti della ristorazione vi consigliamo sempre di rivolgervi a dei professionisti veri. Se può interessarvi vi lasciamo qui un loro contatto: clicca qui.
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